Dimagrire Abbassando L’Infiammazione

Dimagrire Abbassando L'Infiammazione
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Mangiare Meno e fare tanta attività fisica, serve a Dimagrire?

Attività fisica e Mangiare meno, sono due fattori essenziali ma non sufficienti per perdere peso

Il sovrappeso non dipende solo dal bilancio calorico, ma dal grado di infiammazione silente, insita in ognuno di voi.

Se volete perdere peso, ed incrementare la massa magra, dovete lottare contro l’infiammazione.

Solo attraverso la riduzione dell’infiammazione, il metabolismo si risveglia e brucia grassi.

La vera lotta all’obesità e sovrappeso, si fa dichiarando guerra all’infiammazione.

Ognuno di noi è caratterizzato da un certo grado di infiammazione; Questa infiammazione varia giorno per giorno e ora per ora, in funzione dell’alimentazione, stile di vita e fattori ambientali.

Se l’infiammazione è tenuta quotidianamente bassa, l’organismo acquista una buona forma fisica ed un ottima lucidità mentale.

Quando l’infiammazione è bassa, le cellule diventano ricche e dense di Mitocondri, e il principale carburante cellulare diventa il grasso.

Quando l’infiammazione dell’organismo è bassa, l’organismo produce meno scorie acide e le urine tenderanno ad essere meno acide.

Quando l’infiammazione e bassa, la glicemia migliora, e la sintesi dei grassi e colesterolo, diminuiscono.

Quando l’infiammazione e bassa, si perdono grasso e liquidi di ritenzione e si tende ad incrementare la massa ossea e muscolare.

Quando il grado di infiammazione è basso, la quantità di anidride carbonica prodotta, diminuisce e la respirazione diventa più silenziosa.

Quando l’infiammazione nell’organismo, aumenta, i mitocondri cellulari, tendono a diminuire ed a perdere efficienza; ciò predispone ad un minor consumo di grassi e ad un incremento della sintesi di colesterolo e trigliceridi.
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Un costante stato infiammatorio, predispone a:

  1. Accumulo di grasso addominale
  2. Accumulo di liquidi di ritenzione
  3. Perdita di massa muscolare
  4. Indebolimento delle Ossa, tendini e Cartilagini (osteoporosi, tendiniti dolori reumatici e artrosi).
  5. Indebolimento del tessuto connettivo della Pelle (invecchiamento cutaneo).
  6. Riduzione della sintesi di Acidi biliari (colestasi)
  7. calo della lucidità mentale
  8. Modifica della chimica del sangue: Glicemia alta, colesterolo cattivo LDL ed Lp(a) alti, colesterolo Buono HDL basso e trigliceridi alti.
  9. Disfunzioni Ormonali.

L’Infiammazione è caratterizzata dal livello di citochine infiammatorie circolanti nel sangue;

Queste citochine vengono prodotte dalle cellule aggredite da tossine, germi patogeni, traumi, pensieri cattivi, comportamenti nutrizionali sbagliati e stili di vita errati.

Più ci comportiamo male a tavola e più circolano citochine infiammatorie.

Le citochine infiammatorie sono responsabili dell’alterazione metabolica. In pratica tendono a modificare il metabolismo dei mitocondri: le citochine infiammatorie inibiscono la combustione dei grassi che avviene nei mitocondri e attiva i meccanismi di biosintesi di grassi e colesterolo. Ciò si traduce in un incremento del grasso corporeo.

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Ma l’infiammazione non si limita solo a rallentare i mitocondri ….

L’infiammazione indebolisce i tessuti e promuove i dolori reumatici.

Ogni tessuto è costituito da due gruppi di cellule: Le cellule demolitrici e le cellule costruttrici.

Per stare bene, bisogna fare in modo che queste due cellule lavorino insieme, come gli operai che devono riparare una casa.

Quando chiamate il muratore per una riparazione, questo prima deve demolire e rimuovere la parte guasta, per poi ricostruirla con nuovo materiale.

E così fanno anche le Vostre ossa, muscoli e cartilagini. Prima si rompe e poi si ricostruisce e ciò è possibile farlo con le cellule demolitrici e ricostruttrici.

Nelle Ossa abbiamo per esempio gli Osteoclasti (cellule demolitrici) e gli Osteoblasti (cellule costruttrici); I primi demoliscono le ossa ed i secondi li ricostruiscono. L’infiammazione stimola i demolitori e inibisce i costruttori; ne consegue che un soggetto altamente infiammato, tenderà ad avere articolazioni, ossa, muscoli e tendini deboli e dolenti, perché tiene costantemente attivi i demolitori e dormienti i costruttori.

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L’infiammazione Modifica anche l’umore.

Più circolano le citochine infiammatorie nel sangue e peggiore sarà lo stato di salute della mente.

L’infiammazione vi annebbia la mente. Ve ne accorgete quando avete la febbre o il raffreddore; Influenza e raffreddore, genera molta infiammazione e vi accorgete che peggiora l’umore e la memoria, pur non avendo preoccupazioni.

Come fa l’infiammazione a fare danno? Lo fa in molti modi, influenzando sia il metabolismo mitocondriale e sia i processi di metilazione per la produzione di neurotrasmettitori.

La buona funzionalità mentale dipende essenzialmente dalla capacità di produrre neurotrasmettitori. L’infiammazione interferisce negativamente sul ciclo dell’omocisteina indebolendo la produzione di neurotrasmettitori; ecco perché l’infiammazione (ma anche alcune carenze vitaminiche), può predisporre ad alterazioni dell’umore, dell’attenzione e della memoria, fino addirittura a gravi turbe psichiatriche.

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Di seguito elenco alcune regole che contribuiscono ad abbassare l’infiammazione:

  1. Dieta completa e ben bilanciata tra vegetali crudi, carboidrati complessi e proteine
  2. Partire sempre, iniziando i pasti principali con qualcosa di vivo e crudo (frutta o verdura) al fine di prevenire la leucocitosi digestiva.
  3. Inserire solo tre pasti principali al giorno “colazione, pranzo e cena”, in modo decrescente.
  4. Gli spuntini fuori pasto devono essere solo a base di frutta o verdura
  5. Scegliere la qualità migliore dei cibi (evitare i cibi industriali)
  6. Limitare il consumo di sale: troppo sale Infiamma. Le cellule infiammate sono ghiotte di zuccheri, glutammina e sodio; Zuccheri e glutammina, non entrano nella cellula infiammata se non vengono accompagnate dal sodio.
  7. Prestare molta attenzione alla Masticazione.
  8. Seguire il più possibile la stagionalità degli alimenti, rispettando la tradizione della regione in cui si vive. “Una dieta che rispetta la stagionalità dei cibi del luogo in cui si vive, permette lo sviluppo di un’appropriata flora batterica intestinale che mantiene il sistema immunitario in equilibrio con l’ambiente”
  9. Limitare il Consumo di Carni Rosse e Derivati Lattiero caseari, per la presenza di acido Sialico Non Umano “Neu5Gc”; Per approfondire su questo argomento, leggere questo articolo: La Xenosialitis: un infiammazione causata dal consumo di carni rosse e Latte
  10. Ridurre gli Omega-6 ed incrementare gli Omega-3, al fine di abbassare il potenziale infiammatorio cellulare
  11. Fare ampio uso di bioflavonoidi e Niacina (vitamina B3), contenuti nelle verdure e frutta fresca ed in specifici integratori; Queste due sostanze sono potenti attivatori delle Sirtuine, che sono enzimi che stimolano la formazione di mitocondri e spengono l’infiammazione.
  12. Utilizzare solo grassi ed oli sani, in particolare olio extra vergine di Oliva, omega-3 di pesce, pesce grasso e frutta secca oleosa a guscio. I grassi e oli sani, sono potenti attivatori delle ppar-gamma, recettori questi in grado di stimolare la produzione di citochine antinfiammatorie come IL-4 e IL-10.
  13. Evitare i grassi cattivi, che fungono da potenti antagonisti degli oli buoni; quindi bandire dalla tavola i grassi idrogenati, saturi, gli oli fritti, ed i grassi rancidi degli insaccati e dei formaggi.
  14. Rispettare le giuste ore di sonno/veglia, andando a dormire alle ore giuste e svegliadosi correttamente nelle ore diurne. L’occhio ha bisogno di vedere la luce azzurra ed i colori della natura; quando l’occhio percepisce questi colori, stimola alcuni enzimi a trasformare il Triptofano in serotonina (ormone del buon umore) e melatonina (ormone del sonno).
  15. Evitare lo stress ed i cattivi pensieri
  16. Fare adeguata attività fisica, con intensità graduale e associando periodi di recupero. L’attività fisica è un fattore importante per la salute, ma come tutte le cose, bisogna evitare gli eccessi come la carenza.
  17. Infine Lotta alle carenze nutrizionali: Le carenze di singole vitamine o minerali, provocano gravi corto circuiti metabolici che predispongono all’infiammazione.

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Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto in collaborazione con il Biologo Nutrizionista Francesco Garritano

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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