L’omocisteina è un fattore di rischio per le malattie autoimmuni

L'omocisteina è un fattore di rischio per le malattie autoimmuni

L’omocisteina è un fattore di rischio per le malattie autoimmuni

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L’omocisteina alta può aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni; L’omocisteina è un amminoacido tossico che si forma dal catabolismo dell’amminoacido essenziale metionina.

Diete ricche di proteine, associate a scarsa attività fisica e carenze di vitamine del gruppo B (B12, acido folico, B6, B2 e B3), possono favorire l’aumento di omocisteina nel sangue.

L’omocisteina viene trasformata dall’enzima tRNA-Metionina-sintetasi, in omocisteina tiolattone; l’omocisteina tiolattone è molto reattiva è si appiccica alle proteine del corpo, formando proteine omocisteinilizzate non riconosciute dal sistema immunitario.

Il sistema immunitario in presenza di proteine omocisteinilizzate, produce anticorpi, aumentando il rischio di sviluppare malattie autoimmuni.

Infatti se le proteine omocisteinilizzate si accumulano in determinati tessuti del corpo, gli anticorpi lo attaccheranno, dando luogo ad una reazione autoimmune. Per approfondire questo argomento suggerisco di leggere il mio articolo: Metionina ed invecchiamento: Colpa dell’omocisteina tiolattone https://liborioquinto.altervista.org/metionina-ed-invecchiamento-colpa-dellomocisteina-tiolattone/ .

Inoltre è anche bene sapere che le proteine omocisteinilizzate possono aggregarsi tra loro attraverso ponti disolfuro, creando macroproteine disfunzionali non riconosicute dal sistema immunitario.

A questo bisogna anche aggiungere il fatto che l’omocisteina e l’omocisteina tiolattone, inibiscono importanti enzimi coinvolti nella biosintesi del tessuto connettivo, provocando la degenerazione dei tessuti connettivi come quelli dei vasi sanguigni; per aprofondire, leggere la mia pubblicazione: Omocisteina e danno alle arterie e vene https://liborioquinto.altervista.org/omocisteina-e-danno-alle-arterie-e-vene/ .

Infine l’omocisteina rende resistenti i coaguli di fibrina (i trombi), alla degradazione della plasmina; La plasmina è un enzima del sangue che aiuta a dissolvere i trombi (fatti di fbrina), nel sangue, rendendo il sangue più fluido; Quando l’omocisteina si appiccica ai coaguli di fibrina, i trombi diventano resistenti alla plasmina, ed il sangue diventa meno fluido, aumentando il rischio di incidenti cardiovascolari e vene varicose. Per approfondire questo qrgomento, leggere il mio articolo: Perché l’omocisteina peggiora i trombi? https://liborioquinto.altervista.org/perche-lomocisteina-peggiora-i-trombi/

Curioso sapere che l’attività fisica moderata ed aerobica, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari ed anche autoimmuni. In effetti l’attività fisica aumenta la presenza di un enzima “la PAROXONASE-1”, chiamata anche PON-1 che ha la funzione di trasformare la pericolosissima omocisteina tiolattone in omocisteina (meno tossica). La PON-1 è agganciata alle lipoproteine HDL; è noto che le HDL nel sangue aumentano nei soggetti che praticano regolarmente attività fisica moderata; se aumenta HDL, aumenta anche la PON-1, svolgendo un ruolo di detossificazione e prevenzione dell’omocisteina tiolattone.

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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