Metabolismo dell’acido retinoico

Metabolismo dell’acido retinoico

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La Vitamina A è chiamata retinolo perché abbondantemente presente sui fotorecettori della retina e permette agli occhi di vedere i colori e le immagini. La Vitamina A per questo motivo è chiamata vitamina della vista. La vitamina A è anche essenziale per la formazione degli embrioni e la differenziazione delle cellule staminali in cellule differenziate della pelle, delle cartilagini, del tessuto nervoso, osseo, etc. Aiuta a formare gli organi e gli epiteli, e per questa ragione è chiamata anche con il nome di vitamina morfogenica ed epitelio-protettiva. Disturbi del metabolismo della vitamina A si ripercuotono sulla formazione del feto e sulla fertilità. Quindi svolge anche un ruolo importante nella riproduzione degli animali e degli esseri viventi. Poiché stimola la formazione delle cellule epiteliali e della pelle, viene chiamata anche vitamina EPITELIO-PROTETTIVA. La sua carenza infatti causa pelle secca, labbra screpolate, occhi disidratati. Anche i tessuti articolari e le ossa ne risentono da una carenza o eccesso di vitamina A. Infine la vitamina A è essenziale per il sistema immunitario, in quanto stimola la differenziazione delle cellule immunitarie immature in cellule immunitarie specializzate, e per questa ragione viene anche chiamata vitamina antinfettiva.

Poiché le cellule tumorali sono fortemente indifferenziate, la vitamina A è considerata una sostanza antitumorale, in quanto capace di stimolare le cellule tumorali a differenziarsi ed andare incontro all’apoptosi; pur troppo la maggior parte dei tumori si difendono dalla vitamina A esprimendo l’enzima CYP26A1 che degrada la forma attiva della vitamina A (ALL-TRANS-RETINOLO), e questo enzima è un potenziale obiettivo farmacologico delle terapie anticancro in fase di studio. Il Libro del Medico Giuseppe Di Bella ha dedicato alcuni paragrafi sulle proprietà biologiche dei retinoidi, e consiglio di leggere; il Libro è intitolato: Scelta antitumore – Macro Edizione.

Nel seguente schema è riassunto il metabolismo della Vitamina A; tenete conto che sotto il nome di vitamina A rientrano un gruppo di sostanze chiamate retinoidi; La forma attiva della Vitamina A è l’acido all-trans-retinoico che ha la proprietà di attivare l’espressione genica di una serie di 530 geni che regolano la differenziazione cellulare.

Metabolismo dell'acido retinoico
[Figura 1] Metabolismo dell’acido Retinoico (vitamina a) a cura del Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

La principale fonte nutritiva di vitamina A è il beta-carotene abbondantemente presente nelle verdure, nella frutta, ortaggi e nel mondo vegetale in generale. E’ una sostanza liposolubile è quindi per assimilarla dagli alimenti è consigliabile accompagnarli con dei oli vegetali (il migliore è l’olio extravergine di oliva).

Il beta-Carotene viene scisso dall’enzima BMCO1 (EC1.13.11.63) in 2 molecole di all-trans-retinaldeide, che può essere trasformato in all-trans-retinolo dall’enzima all-trans-retinaldeide reduttasi (NADPH dipendente EC1.1.1.300), oppure ossidato ad acido all-trans-retinoico (forma attiva della vitamina A) dall’enzima RETINALDEIDE DEIDROGENASI (EC1.2.1.36), conosciuto anche con il nome di aldeide deidrogenasi (ALDH1A1, ALDH1A2, ALDH1A3). E’ importante sapere che la RETINALDEIDE DEIDROGENASI è disturbato dall’alcol etilico, è ciò spiega gli effetti teratogeni sul feto umano quando le donne in gravidanza consumano alcolici. L’alcol è vietato nelle donne in gravidanza perché interferisce con il metabolismo della vitamina A.

L’acido all-trans-retinoico è una sostanza biologica molto potente; si lega ai suoi recettori nucleari RAR e RXR, provocando la trascrizione genica di circa 530 geni coinvolti nell’arresto del ciclo cellulare e nella differenziazione cellulare. Poiché la differenziazione cellulare avviene anche a livello embrionale, si capisce come gli eccessi e le carenze di vitamina A, ed il consumo di alcolici possa creare problemi al feto delle donne gravide.

Un eccesso di all-trans retinoico è potenzialmente tossico e viene rimosso dall’enzima CYP26A1. La bibliografia scientifica (vedi sotto) suggerisce che l’acido retinoico (all-trans-retinoico) ha proprietà antitumorali: le cellule tumorali sono cellule indifferenziate che sanno solo proliferare all’infinito; l’acido retinoico induce queste cellule ad arrestare il ciclo cellulare, a differenziarsi andando incontro all’apoptosi (morte programmata della cellula). La maggior parte dei tumori si difende dai retinoidi sovraesprimendo l’enzima CYP26A1 che degrada l’acido all-tras-retinoico impedendolo di indurre il differenziamento cellulare delle cellule cancerose. I Biotecnologi stanno studiando la realizzazione di farmai anti-cancro che inibiscano l’enzima CYP26A1 favorendo l’accumulo di acido all-trans retinoico nelle cellule tumorali, inducendoli a differenziarsi ed ad andare incontro all’apoptosi. questi farmaci inibitori del CYP26A1 prendono il nome di RAMBA, ed uno di questi è il LIAROZOLO. Tra le sostanze naturali in grado di rallentare l’enzima CYP26A1, la letteratura scientifica cita la QUERCETINA che è un bioflavonoide presente in alcuni alimenti vegetali, anche se l’effetto è debole.

Curiosità sulla fase di ossidazione della all-trans retinaldeide in acido all-trans-retinoico.

All-Trans-retinaldeide (o retinaldeide), nello schema è ossidato in acido all-trans retinoico dall’enzima RETINALDEIDE DEIDROGENASI EC1.2.1.36; Questa reazione può essere in alternativa effettuata da altri due enzimi: La Aldeide Ossidasi (chiamata anche Retinolo Ossidasi EC1.2.3.11) e dalla Xantino-Ossidasi. Questi due enzimi hanno in comune il cofattore MoCo contenente molibdopteridina derivante dal metabolismo dell’acido folico. Sappiamo che carenze di acido folico nella dieta delle donne in gravidanza provocano la spina bifida nei bambini; Ciò che collega la carenza di acido folico ai disturbi della formazione del tubo neuronale del feto è probabilmente la mancata funzionalità dell’enzima RETINALDEIDE OSSIDASI dovuta a deficit dietetico di acido folico. Per comprendere il collegamento tra acido folico e ALDEIDE OSSIDASI (CHIAMATA ANCHE RETINALDEIDE OSSIDASI), suggerisco al lettore di leggere i miei articoli:

Fonte Bibliografica consultata

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

3 Risposte a “Metabolismo dell’acido retinoico”

    1. Si! Il riso è una pianta che assorbe arsenico dal terreno concentrandolo nelle cariossidi e nei tessuti vegetali; Il riso integrale è più ricco di arsenico rispeto a quello bianco; La quantità di arsenico nel riso dipende dal tipo di terreno e dall’aria geografica di provenienza. Per approfondire https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7014030/

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